Analoga richiesta arriva da Guterres
Il ministro degli esteri francese Catherine Colonna ha dichiarato che la Francia non considera definitivo quello che ha definito un tentato colpo di stato in Niger, dove militari golpisti lo scorso mercoledì hanno sequestrato il presidente democraticamente eletto Mohamed Bazoum.
Il pressing dell'Eliseo sulla questione è molto forte, considerati gli interessi storici della Francia che nel Paese ha mille cinquecento soldati. Il presidente Macron ha parlato più volte con Bazoum e ne ha chiesto il rilascio, ha detto ai giornalisti a margine di una sua visita in Papua Nuova Guinea."Noi non solo vogliamo che venga rilasciato lui, ma anche la sua famiglia, in tutta sicurezza, come prerequisito per il ritorno all'ordine costituzionale".
Analoga richiesta fatta non solo dal segretario generale delle Nazioni Unite Guterres, ma anche dalla Comunità Economica degli Stati dell'Africa Occidentale , che domenica probabilmente terrà un vertice per discutere della deposizione del presidente nigerino, che parlando con Macron gli ha detto di essere in buona salute.
Nel Paese intanto regna confusione e violenza. Non a caso, il ministero degli interni della nuova giunta golpista - che, secondo alcune fonti, avrebbe aderenze con i mercenari russi della Wagner - ha vietato tutte le manifestazioni pubbliche, dopo che proprio alcuni sostenitori del colpo di stato ieri hanno dato fuoco alla sede del partito del presidente deposto al termine di una manifestazione a favore dei golpisti.
Le nuove autorità responsabili dell'ordine hanno dichiarato che le assemblee e i raduni pubblici di qualsiasi natura sono vietati fino a nuovo avviso. Queste azioni, perpetrate da individui senza legge - scrivono - costituiscono atti di vandalismo e malvagità e non saranno tollerate. La giunta ha precisato che garantirà la proprietà privata dei nigerini.
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