Ecco chi è Simone Isaia, l’uomo che ha dato fuoco alla “Venere degli stracci” di Pistoletto
l’opera del maestro Michelangelo Pistoletto che dal 28 giugno troneggiava nella centralissima piazza Municipio a Napoli.
Gli agenti della Squadra Mobile di Napoli sono certi che Simone sia l’autore del rogo, lui - interrogato dopo la cattura - ha negato. Ma nel primo pomeriggio di oggi anche il giudice per le indagini preliminari Ambra Cerabona del Tribunale di Napoli ha ritenuto che gli elementi indiziari raccolti dagli investigatori vadano nella direzione della responsabilità di Isaia.
Trentadue anni, Isaia è stato trasferito nel penitenziario di Poggioreale. Ma chi è Isaia? Scuole a Posillipo, Isaia è di Casalnuovo, comune dell’hinterland di Napoli. Nessun precedente penale alle spalle. I genitori lavorano, ma lui ha condotto negli ultimi anni una vita non regolare complice anche l’assenza di lavoro. E’ stato in giro in diverse città, si appoggia a centri di accoglienza.
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Napoli, convalidato il fermo al clochard accusato di aver incendiato la Venere degli stracci di PistolettoÈ stato convalidato il fermo per Simone Isaia, il clochard sospettato di essere l’autore del rogo che mercoledì notte, a Napoli, ha incendiato la “Venere degli Stracci” di Michelangelo Pistoletto, esposta in piazza Municipio. Era stata inaugurata lo scorso 28 giugno. È accusato di incendio doloso e di distruzione di un bene culturale di rilevante importanza. L’uomo, trentadue anni, è ora in carcere. Lui ribadisce di essere innocente.La versione del clochard A chi indaga ha raccontato di non essere il responsabile del rogo e di non saperne nulla. A incastrarlo, però, ci sarebbero le telecamere di videosorveglianza. In quelle immagini, lo si vede, intorno alle 5.30 del mattino, arrivare in piazza Municipio, estrarre un accendino e poi dare fuoco ai vestiti.[[{'fid':'95637','view_mode':'default','fields':{'format':'default','alignment':'','field_file_image_alt_text[und][0][value]':false,'field_file_image_title_text[und][0][value]':false},'link_text':null,'type':'media','field_deltas':{'1':{'format':'default','alignment':'','field_file_image_alt_text[und][0][value]':false,'field_file_image_title_text[und][0][value]':false}},'attributes':{'height':2048,'width':3072,'class':'media-element file-default','data-delta':'1'}}]]Il commento di Michelangelo Pistoletto 'La mia prima reazione è stata di un forte controllo dell'emozione, perché la ragione deve vincere sempre'. In un video pubblicato sul canale Youtube di Cittadellarte, la sua fondazione, Pistoletto ha così commentato l’accaduto. “Emozione e ragione esistono sempre, sono una dualità che deve trovare un accordo, un bilanciamento, un'armonia. La Venere degli stracci rappresenta proprio questa dualità: la bellezza senza fine e il degrado continuo”, dice l’artista biellese. “Due elementi contrari che sono, forse, uno più emozione, l'altro più ragione, ma si incontrano per rappresentare la rigenerazione di questi stracci che stiamo creando. Sono detriti non solo fisici, ma intellettuali, morali
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