Il personale sanitario, che si era opposto agli ordini, ha detto che l’esercito israeliano ha incendiato alcune parti dell’edificio
dell’ospedale Kamal Adwan, nel nord della Striscia di Gaza, e ha poi dato fuoco ad alcune parti dell’edificio, secondo quanto riferito dallo staff medico. È uno degli ultimi tre ospedali funzionanti nell’area, dove nonostante gli intensi bombardamenti dell’esercito israeliano vivono ancora circa 75mila persone.
Negli ultimi giorni l’esercito israeliano aveva bombardato la zona intorno all’ospedale. Giovedì sera Safiya aveva detto in un comunicato che gli attacchi avevano ucciso circa 50 persone, fra cui 5 membri del personale medico: un pediatra, un tecnico di laboratorio, un dipendente che si occupava della manutenzione e due paramedici. L’esercito israeliano ha detto di star indagando sugli attacchi che hanno portato alla loro morte.
In un video pubblicato sui profili social del direttore Abu Safiya, la tecnica di laboratorio Shurooq Saleh Khader Al-Rantisi ha descritto l’evacuazione e le perquisizioni sugli operatori e le operatrici dell’ospedale da parte dell’esercito israeliano.«il fuoco è divampato nell’ospedale» e che ci sono alcuni pazienti a cui è stato staccato l’ossigeno che «potrebbero morire da un momento all’altro».
Non è chiaro dove tutte le persone siano state spostate, dato che venerdì l’esercito israeliano non l’ha comunicato. Nello stesso audio si dice che alcune ambulanze stanno facendo avanti e indietro con l’ospedale indonesiano per portare lì alcuni pazienti. Safiya aveva però detto qualche giorno fa che dopo l’evacuazione e l’attacco dell’esercito di martedì, l’ospedale indonesiano era in condizioni peggiori del Kamal Adwan.
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