Polemiche per le motivazioni della condanna a 30 anni e non all’ergastolo che parlano di una “ragazza disinibita”. Il giudice: “Allibito”
“Il processo è stato fatto a mia figlia Carol, non a chi l’ha uccisa”: la madre di Carol Maltesi, Giuseppina, è sconvolta da quello che i suoi avvocati le hanno riferito, ovvero le motivazioni, appena depositate,
"Sono veramente distrutta per questa decisione”, ha detto la donna, assistita dall’avvocato Franco Ettore Zannini, a Bresciaoggi. “Non ci sono parole, è una sentenza vergognosa, davvero scandalosa: Carol era una ragazza normale, una mamma bravissima con suo figlio ed era molto presente anche con me. Io soffro di una grave malattia e lei si prendeva sempre cura di me, mi portava in ospedale per le terapie.
Quando a giugno c’era stata la sentenza, che non aveva accolto la richiesta di ergastolo fatta dalla procura, il padre della 26enne aveva commentato amaramente: “Solo 30 anni per un mostro”.
L'Italia è già condannata dalla Corte europea dei Diritti umani di Strasburgo per giudizi stereotipati su una vittima di violenza il 27 maggio 2021."Siamo profondamente indignate da questa sentenza - conclude Lanzoni - frutto di una cultura sessista che permea così profondamente la magistratura italiana. Ancora oggi chiediamo giustizia, che sia certa e scevra da ogni stereotipo di genere contro le donne".
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