Naomi ha dovuto affrontare la nomea di avere un caratteraccio: in The Super Models la Venere Nera racconta come è nato quell'appellativo: «Non è stato facile essere una donna nera schietta e molte volte sono stata penalizzata per questo»
la Venere Nera racconta come è nato quell'appellativo: «Non è stato facile essere una donna nera schietta e molte volte sono stata penalizzata per questo»Accade spesso con i personaggi famosi: pensiamo di conoscerli davvero, ne parliamo come se fossero amici, siamo certi di sapere cosa vogliono, come agiscono, se sono simpatici o insopportabili.
, che hanno avuto modo di confessare come era quell'ambiente e quali erano le loro difficoltà. Dal razzismo , che - racconta Naomi - hanno provato a essere un palliativo per il dolore provato per la morte di Gianni Versace. E poi, appunto,«Non è stato facile essere una donna nera schietta e molte volte sono stata penalizzata per questo»
, ha confessato la leggenda della moda, spiegando alle telecamere come sia nata la sua nomea di donna «difficile» e quanto questo le sia psicologicamente pesato., il fondatore John Casablancas la portò a un incontro d'affari con un grossissimo brand della cosmesi che era interessato a offrirle un contratto., racconta Naomi. «Era la cifra che mi danno a Tokyo in un giorno, perché avrei dovuto accettarla per un contratto di un anno?».
Quel rifiuto, però, le costò caro. «John si sentì molto imbarazzato e decise che ero una “difficile”. Poi disse che lo avrebbe raccontato alla stampa, e che mi avrebbe licenziato». «Il segno di quella parola e delle sue dichiarazioni alla stampa hanno incasinato il mio lavoro per anni»La verità è che dicevano che ero difficile solo perché avevo aperto la bocca, puntoJohn Casablancas, morto nel 2013 all'età di settant'anni, non ha ovviamente potuto dare la sua versione dei fatti, ma in appoggio a Naomi, nel documentario, arrivano voci autorevoli, come quella del leggendario designer ed ex direttore creativo di Christian Diorspiega che...